Gap generazionale: marketing in relazione a 5 esigenze differenti!
“Ai miei tempi era diverso”. Le differenze generazionali ci sono sempre state, e per fortuna direi, infatti la diversità è la sana opportunità per tramandare tradizioni, saperi e per imparare l’arte del “confronto”. Oggi però queste differenze sono più forti che mai, ogni generazione ha vissuto cambiamenti socio culturali che hanno portato a incarnare nuovi valori, nuovi modi di vivere e di relazionarsi.
LE 5 GENERAZIONI
Baby boomer, 1946 – 1964: forza economica, brand affermati, nessuna tecnologia nessun pensionamento, molti ruoli dirigenziali.
Generazione X, 1965 e 1986: valori legati all’amicizia e alla famiglia, influenti nella forza lavoro, non è una generazione sotto i riflettori dei marketer, forte leadership aziendale.
Generazione Y (millennials), 1981 – 1996: adolescenti cresciuti con l’avvento dei social media e il confronto online, fanno ricerche sul web, preferiscono l’esperienza al possesso, mentalità aperta, non vanno d’accordo con le generazioni precedenti perchè i baby boomer si aspettano che seguano le regole mentro loro sono “troppo” idealisti.
Generazione Z, 1997 e 2009: all’attenzione dei marketer, finanziariamente più consapevoli tendono a risparmiare, sono nativi digitali, pragmatici, sui social condividono autenticità, apprezzano personalizzazione da parte dei brand, attenti alla sostenibilità ambientale, credono nell’impatto delle proprie scelte quotidiane, vogliono esperienze interattive. E’ la generazione più numerosa e sarà la forza lavoro dei prossimi anni.
Generazione Alpha, 2010 e 2025: nati con l’influenza dei genitori della Generazione Y, educati e tecnologici, ci si aspetta che siano inclusivi e socievoli.
DIFFERENZE TRA GENERAZIONI: COME SONO CAMBIATE LE FASI DI VITA
Fundamental > apprendimento, ricerca identità e motivazioni esistenziali
Forefront > dall’apprendimento al lavoro, esplorare la vita al massimo, prime relazioni amorose
Festering > stabilità, famiglia, stile di vita sano, al lavoro si pone l’accento sul mentoring e sul coaching delle generazioni precedenti, dare il contributo alla società è primario
Final > si cerca di adattarsi alla vecchiaia mantenendo la serenità, gestione del calo salute e delle relazioni sociali, attività ricche di significato e soddisfacenti.
In generale c’è un trend di accorciamento delle fasi di vita (per i baby boomer vent’anni per ogni fase, mentre nelle generazioni più giovani alcune sono fuse insieme).
Per i marketers: Servire le Generazioni Z e Alpha non è una questione di applicazione delle tecnologie, quanto di come usarle per abilitare soluzioni centrate sull’essere umano.
Fonte: P.Kotler – Marketing 5.0