Parliamo di Comunicazione empatica o comunicazione non violenta (CNV), figlia di Rosenberg, colui che ha ideato il modello della comunicazione che mette al centro l’empatia.
La comunicazione empatica ci guida a ripensare il modo in cui esprimiamo noi stessi e ascoltiamo gli altri. Con questo tipo di comunicazione le nostre sono parole coscienti, non automatiche, basate sulla solida consapevolezza di ciò che percepiamo, sentiamo e vogliamo. Siamo indotti ad esprimere noi stessi con chiarezza ed onestà.
La comunicazione empatica va a sostituire i nostri schemi acquisiti (e spesso consolidati) di difesa, conflitto, rinuncia, attacco davanti ad una critica, giudizio, a favore del rispetto, attenzione, empatia verso l’altro generando il desiderio di dare dal cuore.
Tutto molto bell0 ma allora perchè non comunichiamo in questo modo? Perchè scegliamo di non mostrare quello che proviamo davvero? E quali sono le conseguenze di questa scelta? E’ una scelta di cui siamo consapevoli?
Iniziamo a vedere come funziona il metodo della comunicazione empatica o CNV.
In una relazione, di qualsiasi tipo, se si vuole davvero comunicare con l’altro in modo efficace ed empatico, bisogna prestare attenzione a 4 aspetti:
1) Cosa osservo: descrivere esattamente la situazione problematica evitando giudizi
2) Cosa sento: esprimere sentimenti ed emozioni scaturite da quella situazione
3) Di cosa ho bisogno: qual è il mio bisogno non soddisfatto correlato a quella situazione
4) Cosa ti chiedo: per arricchire la mia vita: esplicitare una richiesta specifica è fondamentale affinchè la comunicazione sia davvero efficace.
Un esempio di comunicazione non buona: “Quando fai così non ti sopporto, sei pigro e non ti va mai di fare nulla”
Un esempio medio ma non efficace: “Quando stai sul divano per ore non ti sopporto, sei pigro e proporti le cose diventa inutile. Non ti posso chiedere nulla, non mi sei d’aiuto e non mi posso fidare di te.
🍀Un esempio di buona comunicazione secondo la cnv:
Quando ti vedo stare sul divano per tanto tempo, mi sento frustrata perchè ho bisogno di più aiuto a fare le cose di casa. Possiamo trovare una soluzione insieme che rispetti il tempo di entrambi?
Quando si comunica in questo modo si eliminano tutte le barriere legate ai pregiudizi e ai giudizi, si arriva dritti al punto, si comunica dal cuore.
Non è un processo facile né immediato, ma vi assicuro che con la pratica il processo si radica in noi e vedremo migliorementi nelle nostre relazioni, nella capacità di ascoltarci e chiedere ciò di cui abbiamo bisogno, e saremo d’esempio agli altri che a loro volta man mano assimileranno indirettamente il processo.
Pazienza, persistenza, allenamento.
Remind che mi sta a cuore: “Siamo tutti in grado di essere empatici, siamo tutti capaci di comunicare dal cuore e ascoltare, dobbiamo solo recuperare questa capacità”
Scrivimi su Instragram, sono curiosa di sapere che ne pensi.
Se ti interessa saperne di più sulla crescita personale, ascolta i prossimi episodi o iscriviti alla newsletter coaching time dove trovi risorse gratuite e 2 promo sui miei percorsi.