Perchè il cambiamento può essere cosi difficile? Dipende dalla relazione che abbiamo con dolore e piacere.
Perchè certi cambiamenti sono più difficili di altri? Perchè alcune volte siamo entusiasti del cambiamento e altre invece siamo terrorizzati bloccati?
Per cambiamento, qui oggi intendo, la scelta o meno di modificare una certa condizione, una decisione che quindi è in nostro pieno controllo.
Dico questo perchè, ci basta osservare la natura e l’acqua per ricordarci che tutto è in continua evoluzione, in continuo movimento. Delle volte questo concetto ci piace di più, delle volte meno.
Quand è che non vogliamo che una condizione cambi? Viceversa, Quando vogliamo che una condizione cambi?
Quando stiamo bene, quando è il piacere ad avere la meglio, non vorremmo cambiare nulla.
Quando stiamo male, quando è il dolore ad avere la meglio, vorremmo che la situazione cambiasse il prima possibile.
Notiamo quindi una relazione tra dolore, piacere e cambiamento.
Solo che non tutte le condizioni sono così nette, ci sono situazioni ingarbugliate, in cui restiamo in quella condizione anche se ci fa male e addirittura ce ne andiamo quando stiamo bene.
Il primo passo da compiere per operare un cambiamento è rendersi conto del potere che dolore e piacere esercitano su ogni nostra decisione e quindi su ogni nostra azione.
Faccio l’esempio di una situazione molto comune: lasciare andare o interrompere il rapporto con una persona con cui proviamo ripetutamente malessere. Stiamo male, proviamo dolore.
Cosa succede se interrompiamo quel rapporto? Saremo soli. Il cervello va direttamente su questa domanda: provo più dolore a stare da solo o continuando a stare con quella persona?
Sono entrambe condizioni di dolore, ma una è più insopportabile dell’altra.
Facciamo di tutto per evitare il dolore, al giorno d’oggi tendiamo ad anestetizzarlo, evitarlo. Il dolore è un alert naturale che ci dice che qualcosa non va. Punto, perchè dobbiamo ignorarlo?
Tra l’altro, Dobbiamo tenere a mente che in genere non evitiamo qualcosa per paura di un dolore reale, evitiamo quello che crediamo possa procurarci dolore.
Infatti, quando accade qualcosa nella nostra vita, il cervello si pone due domande:
- Questo significherà gioia o dolore?
- Che cosa devo fare per evitare il dolore e/o ottenere piacere?
Le risposte a queste due domande si basano sulle nostre credenze e queste dipendono dalle nostre generalizzazioni su quello che, secondo noi, conduce al piacere o al dolore, in base alle nostre esperienze passate.
Inoltre in genere basiamo le nostre decisioni a proposito del da farsi su quello che creerà dolore o piacere a breve invece che lungo termine. E questo è un punto cruciale quando viviamo una situazione che necessita di un cambiamento.
Per ottenere le cose che apprezziamo, dobbiamo imparare a superare il muro del dolore a breve scadenza per arrivare ad un piacere duraturo ovvero, dobbiamo ricercare la serenità invece che picchi di felicità.
Qual è dunque il processo per operare un cambiamento? Vediamolo insieme:
- Associare dolore al vecchio comportamento e piacere al nuovo, nel caso di esempio prima potrebbe essere NON VOGLIO PIU ACCETTARE DI NON ESSERE ME STESSO, NON VOGLIO PIU ACCETTARE DI SENTIRMI LIMITATO, stando da solo potrei iniziare a fare tutte quelle esperienze che non ho mai fatto, senza nessuno che mi condiziona, aprirmi al nuovo, cercare persone con cui iniziare un progetto, uscire, fare quello che mi piace…QUESTO È UN PUNTO FONDAMENTALE, associate quanto più piacere possibile ad una nuova condizione.
- Voglio cambiare le cose, Devo cambiare le cose, posso cambiare le cose. Questo posso va allenato: ponetevi dei piccoli obiettivi quotidiani e raggiungeteli, piccoli ma efficaci per dire, l’ho fatto, l’ho fatto, posso farlo… dovete mettervi nella condizione di sperimentare il posso farlo.
- Fate cose radicalmente diverse, nuove. Dovete interrompere i vecchi moduli e generarne di nuovi. Fate un piano di nuove attività che vi entusiasmano, eliminate subito le più piccole cose che vi creano malessere, stabilite un programma.
- Reiterate, rinforzate, reiterate.
Mi sono trovata in una situazione di cambiamento molto difficile da affrontare in cui c’era in ballo un bel conflitto tra dolore e piacere, ne sono uscita rendendomi conto che per me era inaccettabile andare contro la mia natura, che l’indipendenza era il mio valore più alto in quel momento , la mia spinta verso la vita e non potevo andarci contro, mi sono resa conto che quel piacere che pensavo di provare non era cosi piacevole e quel dolore che provavo era troppo deleterio.
Cosa ho fatto: intanto ho chiesto aiuto, ad amici e professsionisti, ho scelto relazioni in cui non mi sentivo giudicata per quella situazione che stavo vivendo, inoltre ho rinforzato la mia capacità di farcela in tutti i modi possibili: attraverso la costanza e l’allenamento sportivo, attraverso il fare invece che non fare, attraverso piccole ma potenti azioni quotidiane.
Remind che mi sta a cuore: io vi prometto che se allenate la capacità di riuscirci, anche dalle più piccole cose, avete già fatto il primo enorme passo verso il vostro cambiamento.
Scrivimi su Instragram, sono curiosa di sapere che ne pensi.
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